L’emergenza ormai planetaria della questione climatica – l’innalzamento delle temperature del pianeta dovute all’uso delle risorse fossili – conferisce una attenzione particolare alle tematiche dei popoli indigeni e al destino dei territori di cui sono abitanti custodi. Per effetto di tali cambiamenti, i caratteri estremi che connotano la condizione di vita di molti contesti abitati da tali popolazioni, tendono oggi ad aggravarsi. E’ peraltro proprio rispetto a tali condizioni estreme che tali comunità hanno da sempre dimostrato straordinarie capacità adattive, all’interno di contesti economici e territoriali costantemente mutevoli, attraverso pratiche alternative di gestione delle risorse. Il poster – sviluppato a partire da un lavoro di tesi di laurea - prende in esame il caso di studio dei “resguardos indigenos” situati nell’ Alcaldia di Orocuè Colombia, dipartimento di Casanare. Le popolazioni indigene che popolano tali ambienti, confinati fin dopo la Conquista spagnola in precise zone geografiche, in una condizione di nomadismo obbligato, rappresentano un caso di grande interesse, sia per la propria vicenda storica, sia per il modello di organizzazione territoriale, basato sulla condivisione dei beni primari, che ancora li contraddistingue. La vicenda di tali popolazioni, testimoni e vittime di una guerra civile durata oltre cinquant’anni e risolta processo di pace solo recentemente, racconta in buona sostanza di un conflitto, fino ad oggi mai risolto, basato sull’uso intensivo di risorse non rinnovabili, che può trovare soluzione solo attraverso la gestione condivisa delle risorse primarie, apprendendo proprio dall’esperienza centenaria di tali popolazioni nella pratica comunitaria dei beni.

L’ANTIDOTO ECOLOGICO DELLE COMUNITA’ INDIGENE NEI PROCESSI DI TRANSIZIONE AL POST FOSSILE

Piero Rovigatti
2019-01-01

Abstract

L’emergenza ormai planetaria della questione climatica – l’innalzamento delle temperature del pianeta dovute all’uso delle risorse fossili – conferisce una attenzione particolare alle tematiche dei popoli indigeni e al destino dei territori di cui sono abitanti custodi. Per effetto di tali cambiamenti, i caratteri estremi che connotano la condizione di vita di molti contesti abitati da tali popolazioni, tendono oggi ad aggravarsi. E’ peraltro proprio rispetto a tali condizioni estreme che tali comunità hanno da sempre dimostrato straordinarie capacità adattive, all’interno di contesti economici e territoriali costantemente mutevoli, attraverso pratiche alternative di gestione delle risorse. Il poster – sviluppato a partire da un lavoro di tesi di laurea - prende in esame il caso di studio dei “resguardos indigenos” situati nell’ Alcaldia di Orocuè Colombia, dipartimento di Casanare. Le popolazioni indigene che popolano tali ambienti, confinati fin dopo la Conquista spagnola in precise zone geografiche, in una condizione di nomadismo obbligato, rappresentano un caso di grande interesse, sia per la propria vicenda storica, sia per il modello di organizzazione territoriale, basato sulla condivisione dei beni primari, che ancora li contraddistingue. La vicenda di tali popolazioni, testimoni e vittime di una guerra civile durata oltre cinquant’anni e risolta processo di pace solo recentemente, racconta in buona sostanza di un conflitto, fino ad oggi mai risolto, basato sull’uso intensivo di risorse non rinnovabili, che può trovare soluzione solo attraverso la gestione condivisa delle risorse primarie, apprendendo proprio dall’esperienza centenaria di tali popolazioni nella pratica comunitaria dei beni.
2019
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