L’Unione Europea ha fissato, per i singoli fitofarmaci, un livello massimo di residui (LMR) negli alimenti “concentrazione massima ammissibile di residui di pesticidi in o su alimenti o mangimi, basata sulle buone pratiche agricole e sul più basso livello di esposizione dei consumatori” (REG CE 396/05); non è stato invece fissato un limite sul numero massimo di multiresidui. Lo scopo dello studio è stato evidenziare la presenza di multiresidui, relative non conformità, negli alimenti controllati dall’ASL2 Abruzzo nell’ambito dei Programmi di Controllo Ufficiale sui residui dei fitofarmaci nei prodotti alimentari, tra il 2016 e il 2019. Sono stati esaminati i rapporti di prova emessi dall’Istituto Zooprofilattico Abruzzo-Molise per i campioni di alimenti vegetali prelevati dalla ASL nel corso dei Controlli Ufficiali. I risultati sono stati espressi come frequenze assolute e percentuali, e sono stati confrontati con il test del chi-quadrato. L’assenza di variazione significativa nella presenza di residui nei diversi anni è prova del fatto che l’utilizzo di più sostanze in contemporanea sulle coltivazioni non è cambiato. Si potrebbe ipotizzare che tale pratica venga messa in atto per evitare di superare i LMR per ogni sostanza. Dirimenti, nel merito, saranno i risultati dello studio in corso da parte dell’EFSA sui rischi connessi agli effetti cumulativi dei pesticidi su sistema nervoso e tiroide nell’uomo, per determinare l’entità del rischio che si prospetta sulla salute pubblica.

Multiresidui fitofarmaci negli alimenti: analisi di campioni prelevati nell’ambito dei programmi di controllo ufficiale nella ASL2 Abruzzo

Masciarelli M;Di Giovanni P;Staniscia T
2019-01-01

Abstract

L’Unione Europea ha fissato, per i singoli fitofarmaci, un livello massimo di residui (LMR) negli alimenti “concentrazione massima ammissibile di residui di pesticidi in o su alimenti o mangimi, basata sulle buone pratiche agricole e sul più basso livello di esposizione dei consumatori” (REG CE 396/05); non è stato invece fissato un limite sul numero massimo di multiresidui. Lo scopo dello studio è stato evidenziare la presenza di multiresidui, relative non conformità, negli alimenti controllati dall’ASL2 Abruzzo nell’ambito dei Programmi di Controllo Ufficiale sui residui dei fitofarmaci nei prodotti alimentari, tra il 2016 e il 2019. Sono stati esaminati i rapporti di prova emessi dall’Istituto Zooprofilattico Abruzzo-Molise per i campioni di alimenti vegetali prelevati dalla ASL nel corso dei Controlli Ufficiali. I risultati sono stati espressi come frequenze assolute e percentuali, e sono stati confrontati con il test del chi-quadrato. L’assenza di variazione significativa nella presenza di residui nei diversi anni è prova del fatto che l’utilizzo di più sostanze in contemporanea sulle coltivazioni non è cambiato. Si potrebbe ipotizzare che tale pratica venga messa in atto per evitare di superare i LMR per ogni sostanza. Dirimenti, nel merito, saranno i risultati dello studio in corso da parte dell’EFSA sui rischi connessi agli effetti cumulativi dei pesticidi su sistema nervoso e tiroide nell’uomo, per determinare l’entità del rischio che si prospetta sulla salute pubblica.
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