Il contributo si propone di studiare due canti della Pace (vv. 337-345, 346-360=385-399 e i vv. 571-600). A partire dal XIX secolo fino ad oggi, gli studiosi hanno considerato i vv. 582-600 una seconda antistrofe dei vv. 346-360, modificando colometria e testo per restituire una esatta responsione tra i due canti. Attraverso una accurata analisi della tradizione manoscritta della Pace e lo studio degli scholia vetera e recentiora a questi versi, si è cercato di ricostruirne la struttura metrica e poematica, ma anche le ragioni drammaturgiche che hanno portato a considerare i vv. 571-600 un canto separato, indipendente, riconosciuto dagli scoli antichi come un melos amoibaion.
Questioni metriche e poematiche nella Pace di Aristofane (vv. 337-345, 346-360 = 385-399, 571-600)
Deborah Ferrante
2021-01-01
Abstract
Il contributo si propone di studiare due canti della Pace (vv. 337-345, 346-360=385-399 e i vv. 571-600). A partire dal XIX secolo fino ad oggi, gli studiosi hanno considerato i vv. 582-600 una seconda antistrofe dei vv. 346-360, modificando colometria e testo per restituire una esatta responsione tra i due canti. Attraverso una accurata analisi della tradizione manoscritta della Pace e lo studio degli scholia vetera e recentiora a questi versi, si è cercato di ricostruirne la struttura metrica e poematica, ma anche le ragioni drammaturgiche che hanno portato a considerare i vv. 571-600 un canto separato, indipendente, riconosciuto dagli scoli antichi come un melos amoibaion.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.