Analogamente alle date principali del Sovrano Ordine di Malta, i Cabrei e i processi di Miglioramento delle Commende abruzzesi abbracciano un arco temporale che va dal 1567 al 1791. Il territorio regionale dell’Ordine era suddiviso tra Gran Priorato di Roma e Gran Priorato di Capua. Il Gran Priorato di Roma esercitava la propria autorità nella parte occidentale, corrispondente all’area interna, mentre quello di Capua in quella orientale, corrispondente alla fascia costiera adriatica. Negli ultimi trent'anni del Settecento la città dell'Aquila rallenta notevolmente la produzione nei campo dell'architettura sacra, venendosi così a smorzare lo slancio costruttivo che aveva caratterizzato a lungo il periodo seguente il terremoto del 1703. Sullo scorcio degli anni Settanta quasi tutte le maggiori chiese cittadine, tranne il duomo, hanno concluso la propria ricostruzione o ammodernamento mentre proseguono i lavori di riparazione e modifica di edifici civili e di palazzi privati. Proprio in questo momento di relativa stasi l'Ordine di Malta realizza due interessanti interventi di ristrutturazione di spazi sacri puntualmente descritti nei Cabrei dell’epoca, aventi per oggetto la chiesa urbana di San Tommaso Cantuariense (di Canterbury), e la parrocchiale di San Giovanni a Campana, piccolo centro a circa 20 km dal capoluogo, direttamente dipendente dalla prima. Sebbene il restauro degli edifici di proprietà fosse reso obbligatorio dagli Statuti dell’Ordine, questi due interventi mostrano una qualità formale che supera di molto la semplice necessità di conservazione e risultano tanto più singolari in quanto vengono eseguiti in un periodo di decadenza dell'Ordine nel territorio di competenza. Le opere furono progettate da Giovan Francesco Leomporri, architetto lombardo della Commenda residente all'Aquila, noto soprattutto per la facciata della chiesa del Suffragio, progettata nel 1769 e realizzata tra il 1770 e il 1755. Notizie fondamentali sulla vita e sulla professione del Leomporri possono desumersi dal Processo di miglioramento della Commenda “di S. Tommaso dell'Aquila” svolto nei mesi di ottobre e novembre 1789. In quest'ambito è infatti riportata la deposizione del 29 ottobre dello stesso Leomporri che ne conferma l’origine lombarda, ne stabilisce la data di nascita intorno al 1733 e indica con certezza com’egli sia stato per circa vent’anni l'architetto di fiducia dell'Ordine di Malta. La scena barocca abruzzese precedente il Leomporri era caratterizzata dalla ripresa di spunti tipologici maturati nel Seicento romano e trasferiti in periferia attraverso percorsi non sempre individuabili con certezza. Gli architetti che da Roma avevano lavorato nella ricostruzione seguita al terremoto del primo Settecento, avevano diffuso all’Aquila la tendenza neocinquecentesca giudicata affine a quella dell'Arcadia letteraria, destinata a divenire la tendenza prevalente nel barocco aquilano. Il Leomporri si pone invece in posizione alternativa rispetto alla linea neocinquecentesca, confermando la tendenza neoborrominiana espressa anche nella sua opera più nota. In generale le opere del Leomporri per la Commenda di Malta sono da considerarsi valide testimonianze del revival borrominiano che si diffonde nel XVIII secolo per l'intero Abruzzo. Quelle prodotte per i Cavalieri sono espressioni della più autentica ricerca barocca e pertanto va rivolto un particolare apprezzamento a Giovan Francesco Leomporri architetto della Commenda e alla sua committenza capace di realizzare opere di un livello decisamente superiore alla media attraverso una solida struttura amministrativa ed efficaci strumenti di controllo e gestione.

Architettura sacra degli Ospedalieri Gerosolimitani nell’Abruzzo Aquilano

Raffaele Giannantonio
2023-01-01

Abstract

Analogamente alle date principali del Sovrano Ordine di Malta, i Cabrei e i processi di Miglioramento delle Commende abruzzesi abbracciano un arco temporale che va dal 1567 al 1791. Il territorio regionale dell’Ordine era suddiviso tra Gran Priorato di Roma e Gran Priorato di Capua. Il Gran Priorato di Roma esercitava la propria autorità nella parte occidentale, corrispondente all’area interna, mentre quello di Capua in quella orientale, corrispondente alla fascia costiera adriatica. Negli ultimi trent'anni del Settecento la città dell'Aquila rallenta notevolmente la produzione nei campo dell'architettura sacra, venendosi così a smorzare lo slancio costruttivo che aveva caratterizzato a lungo il periodo seguente il terremoto del 1703. Sullo scorcio degli anni Settanta quasi tutte le maggiori chiese cittadine, tranne il duomo, hanno concluso la propria ricostruzione o ammodernamento mentre proseguono i lavori di riparazione e modifica di edifici civili e di palazzi privati. Proprio in questo momento di relativa stasi l'Ordine di Malta realizza due interessanti interventi di ristrutturazione di spazi sacri puntualmente descritti nei Cabrei dell’epoca, aventi per oggetto la chiesa urbana di San Tommaso Cantuariense (di Canterbury), e la parrocchiale di San Giovanni a Campana, piccolo centro a circa 20 km dal capoluogo, direttamente dipendente dalla prima. Sebbene il restauro degli edifici di proprietà fosse reso obbligatorio dagli Statuti dell’Ordine, questi due interventi mostrano una qualità formale che supera di molto la semplice necessità di conservazione e risultano tanto più singolari in quanto vengono eseguiti in un periodo di decadenza dell'Ordine nel territorio di competenza. Le opere furono progettate da Giovan Francesco Leomporri, architetto lombardo della Commenda residente all'Aquila, noto soprattutto per la facciata della chiesa del Suffragio, progettata nel 1769 e realizzata tra il 1770 e il 1755. Notizie fondamentali sulla vita e sulla professione del Leomporri possono desumersi dal Processo di miglioramento della Commenda “di S. Tommaso dell'Aquila” svolto nei mesi di ottobre e novembre 1789. In quest'ambito è infatti riportata la deposizione del 29 ottobre dello stesso Leomporri che ne conferma l’origine lombarda, ne stabilisce la data di nascita intorno al 1733 e indica con certezza com’egli sia stato per circa vent’anni l'architetto di fiducia dell'Ordine di Malta. La scena barocca abruzzese precedente il Leomporri era caratterizzata dalla ripresa di spunti tipologici maturati nel Seicento romano e trasferiti in periferia attraverso percorsi non sempre individuabili con certezza. Gli architetti che da Roma avevano lavorato nella ricostruzione seguita al terremoto del primo Settecento, avevano diffuso all’Aquila la tendenza neocinquecentesca giudicata affine a quella dell'Arcadia letteraria, destinata a divenire la tendenza prevalente nel barocco aquilano. Il Leomporri si pone invece in posizione alternativa rispetto alla linea neocinquecentesca, confermando la tendenza neoborrominiana espressa anche nella sua opera più nota. In generale le opere del Leomporri per la Commenda di Malta sono da considerarsi valide testimonianze del revival borrominiano che si diffonde nel XVIII secolo per l'intero Abruzzo. Quelle prodotte per i Cavalieri sono espressioni della più autentica ricerca barocca e pertanto va rivolto un particolare apprezzamento a Giovan Francesco Leomporri architetto della Commenda e alla sua committenza capace di realizzare opere di un livello decisamente superiore alla media attraverso una solida struttura amministrativa ed efficaci strumenti di controllo e gestione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/808632
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