Oggi più che mai, dato l’enorme sviluppo ed utilizzo dei nanomateriali, grazie alle loro uniche proprietà chimico-fisiche, è diventato indispensabile studiare gli effetti dovuti alla loro interazione con l’organismo umano e con l’ambiente. Diverse nanoparticelle metalliche sono utilizzate in numerose applicazioni industriali e mediche, ma non per tutte si conoscono i potenziali effetti sugli esseri viventi. Le nanoparticelle di palladio (Pd-NP), rilasciate nell’ambiente dalle marmitte catalitiche, entrano nell’organismo e costituiscono un nuovo tipo di inquinante ambientale. E’ noto che, in soggetti con allergia al platino, il Pd potrebbe contribuire all’aumento dei disordini immunitari [1], data la loro analogia strutturale, ed indurre rilascio di citochine infiammatorie da parte di linfociti di soggetti non atopici [2]. Quindi, la definizione di profili di tossicità delle Pd-NP diventa un passaggio fondamentale per poter stabilire protocolli di prevenzione di eventuali patologie associate all’esposizione. Nel nostro lavoro abbiamo studiato gli effetti, su cellule ematopoietiche umane, delle Pd-NP e dello ione Pd(IV), a dosi sub-tossiche. Analizzando le possibili interferenze: nei processi di ingresso e progressione del ciclo cellulare; con lo stato ossidoriduttivo; con l’organizzazione subcellulare. Oggi più che mai, dato l’enorme sviluppo ed utilizzo dei nanomateriali, grazie alle loro uniche proprietà chimico-fisiche, è diventato indispensabile studiare gli effetti dovuti alla loro interazione con l’organismo umano e con l’ambiente. Diverse nanoparticelle metalliche sono utilizzate in numerose applicazioni industriali e mediche, ma non per tutte si conoscono i potenziali effetti sugli esseri viventi. Le NANOPARTICELLE di PALLADIO (Pd-NP), rilasciate nell’ambiente dalle marmitte catalitiche, entrano nell’organismo e costituiscono un nuovo tipo di inquinante ambientale. E’ noto che, in soggetti con allergia al platino, il Pd potrebbe contribuire all’aumento dei disordini immunitari [1], data la loro analogia strutturale, ed indurre rilascio di citochine infiammatorie da parte di linfociti di soggetti non atopici [2]. Quindi, la definizione di profili di tossicità delle Pd-NP diventa un passaggio fondamentale per poter stabilire protocolli di prevenzione di eventuali patologie associate all’esposizione. Nel nostro lavoro abbiamo studiato gli effetti, su cellule ematopoietiche umane, delle Pd-NP e dello ione Pd(IV), a dosi sub-tossiche. Analizzando le possibili interferenze: nei processi di ingresso e progressione del ciclo cellulare; con lo stato ossidoriduttivo; con l’organizzazione subcellulare.

STUDIO DEGLI EFFETTI DELLE NANOPARTICELLE E DEGLI IONI DI PALLADIO SU LINFOCITI UMANI

E. Clemente;C. Petrarca
;
M. Di Gioacchino
2014-01-01

Abstract

Oggi più che mai, dato l’enorme sviluppo ed utilizzo dei nanomateriali, grazie alle loro uniche proprietà chimico-fisiche, è diventato indispensabile studiare gli effetti dovuti alla loro interazione con l’organismo umano e con l’ambiente. Diverse nanoparticelle metalliche sono utilizzate in numerose applicazioni industriali e mediche, ma non per tutte si conoscono i potenziali effetti sugli esseri viventi. Le nanoparticelle di palladio (Pd-NP), rilasciate nell’ambiente dalle marmitte catalitiche, entrano nell’organismo e costituiscono un nuovo tipo di inquinante ambientale. E’ noto che, in soggetti con allergia al platino, il Pd potrebbe contribuire all’aumento dei disordini immunitari [1], data la loro analogia strutturale, ed indurre rilascio di citochine infiammatorie da parte di linfociti di soggetti non atopici [2]. Quindi, la definizione di profili di tossicità delle Pd-NP diventa un passaggio fondamentale per poter stabilire protocolli di prevenzione di eventuali patologie associate all’esposizione. Nel nostro lavoro abbiamo studiato gli effetti, su cellule ematopoietiche umane, delle Pd-NP e dello ione Pd(IV), a dosi sub-tossiche. Analizzando le possibili interferenze: nei processi di ingresso e progressione del ciclo cellulare; con lo stato ossidoriduttivo; con l’organizzazione subcellulare. Oggi più che mai, dato l’enorme sviluppo ed utilizzo dei nanomateriali, grazie alle loro uniche proprietà chimico-fisiche, è diventato indispensabile studiare gli effetti dovuti alla loro interazione con l’organismo umano e con l’ambiente. Diverse nanoparticelle metalliche sono utilizzate in numerose applicazioni industriali e mediche, ma non per tutte si conoscono i potenziali effetti sugli esseri viventi. Le NANOPARTICELLE di PALLADIO (Pd-NP), rilasciate nell’ambiente dalle marmitte catalitiche, entrano nell’organismo e costituiscono un nuovo tipo di inquinante ambientale. E’ noto che, in soggetti con allergia al platino, il Pd potrebbe contribuire all’aumento dei disordini immunitari [1], data la loro analogia strutturale, ed indurre rilascio di citochine infiammatorie da parte di linfociti di soggetti non atopici [2]. Quindi, la definizione di profili di tossicità delle Pd-NP diventa un passaggio fondamentale per poter stabilire protocolli di prevenzione di eventuali patologie associate all’esposizione. Nel nostro lavoro abbiamo studiato gli effetti, su cellule ematopoietiche umane, delle Pd-NP e dello ione Pd(IV), a dosi sub-tossiche. Analizzando le possibili interferenze: nei processi di ingresso e progressione del ciclo cellulare; con lo stato ossidoriduttivo; con l’organizzazione subcellulare.
2014
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