Introduzione I Registri tumori sono strutture impegnate nella raccolta e registrazione dei tumori incidenti in un determinato territorio. Consentono di effettuare il monitoraggio e la sorveglianza delle patologie oncologiche, fornendo indicazioni per la programmazione sanitaria, la valutazione di efficacia delle misure di prevenzione e la valutazione su accesso, qualità e appropriatezza delle cure. Il Registro tumori della Regione Abruzzo è stato creato con Delibera commissariale (DCA) nel 2014 ed è divenuto pienamente operativo con la Legge regionale n. 12 del 14 luglio 2022. Lo scopo di questo studio è quello di analizzare l’incidenza dei tumori registrati e codificati nella Regione Abruzzo nel periodo 2016-2020. Metodi Le fonti principali dei dati sono state le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO), i referti di anatomia patologica, l’anagrafe assistiti, le esenzioni codice 048 e il flusso dei farmaci oncologici. È stata effettuata un’analisi descrittiva, stratificata per sesso e per anno, sui casi di tumori incidenti registrati e codificati tra il 2016 e il 2020. Sono stati calcolati i tassi standardizzati diretti (TSD) per 100.000 abitanti considerando la popolazione europea 2013 ed è stato effettuato un confronto con la stima del dato italiano. Il software utilizzato è stato il CRTOOL. Risultati Sono stati analizzati 25.989 casi di tumore codificati nel periodo considerato, di cui il 51,6% nel sesso maschile. I tumori più frequentemente diagnosticati sono stati quello della mammella (21,7%) e quello del colon-retto-ano (20,6%), seguiti da quelli di prostata (15,8%), polmone (13,4%) e vescica (12,2%). Dal confronto con il dato stimato nazionale, si osservano TSD superiori alla media per i tumori del colon-retto-ano (sia nei maschi che nelle femmine), della mammella (solo per i maschi), della vescica (solo per le femmine) e dell’utero. I TSD sono inferiori rispetto al dato nazionale in entrambi i sessi per i tumori di esofago, fegato, polmone e tiroide. Invece, i TSD per i tumori femminili della mammella e dell’ovaio sono in linea con le stime nazionali. Conclusioni I dati non mostrano situazioni di particolare allarme evidenziando solo per alcuni tumori TSD superiori alla media italiana. Per alcuni di questi, come colon-retto-ano e utero, potrebbe giocare un ruolo fondamentale incentivare l’adesione agli screening oncologici, le cui soglie regionali sono ancora inferiori

Registro tumori regione Abruzzo: dati di incidenza dal 2016 al 2020

PAMELA DI GIOVANNI
Primo
;
ALESSIA CAPITANIO;FABRIZIO CEDRONE;PIERLUIGI COSENZA;FEDERICA VACCARO;GIUSEPPE DI MARTINO;TOMMASO STANISCIA
2024-01-01

Abstract

Introduzione I Registri tumori sono strutture impegnate nella raccolta e registrazione dei tumori incidenti in un determinato territorio. Consentono di effettuare il monitoraggio e la sorveglianza delle patologie oncologiche, fornendo indicazioni per la programmazione sanitaria, la valutazione di efficacia delle misure di prevenzione e la valutazione su accesso, qualità e appropriatezza delle cure. Il Registro tumori della Regione Abruzzo è stato creato con Delibera commissariale (DCA) nel 2014 ed è divenuto pienamente operativo con la Legge regionale n. 12 del 14 luglio 2022. Lo scopo di questo studio è quello di analizzare l’incidenza dei tumori registrati e codificati nella Regione Abruzzo nel periodo 2016-2020. Metodi Le fonti principali dei dati sono state le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO), i referti di anatomia patologica, l’anagrafe assistiti, le esenzioni codice 048 e il flusso dei farmaci oncologici. È stata effettuata un’analisi descrittiva, stratificata per sesso e per anno, sui casi di tumori incidenti registrati e codificati tra il 2016 e il 2020. Sono stati calcolati i tassi standardizzati diretti (TSD) per 100.000 abitanti considerando la popolazione europea 2013 ed è stato effettuato un confronto con la stima del dato italiano. Il software utilizzato è stato il CRTOOL. Risultati Sono stati analizzati 25.989 casi di tumore codificati nel periodo considerato, di cui il 51,6% nel sesso maschile. I tumori più frequentemente diagnosticati sono stati quello della mammella (21,7%) e quello del colon-retto-ano (20,6%), seguiti da quelli di prostata (15,8%), polmone (13,4%) e vescica (12,2%). Dal confronto con il dato stimato nazionale, si osservano TSD superiori alla media per i tumori del colon-retto-ano (sia nei maschi che nelle femmine), della mammella (solo per i maschi), della vescica (solo per le femmine) e dell’utero. I TSD sono inferiori rispetto al dato nazionale in entrambi i sessi per i tumori di esofago, fegato, polmone e tiroide. Invece, i TSD per i tumori femminili della mammella e dell’ovaio sono in linea con le stime nazionali. Conclusioni I dati non mostrano situazioni di particolare allarme evidenziando solo per alcuni tumori TSD superiori alla media italiana. Per alcuni di questi, come colon-retto-ano e utero, potrebbe giocare un ruolo fondamentale incentivare l’adesione agli screening oncologici, le cui soglie regionali sono ancora inferiori
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