Introduzione Il mesotelioma pleurico maligno (MPM) è un tumore raro ma altamente letale, indotto in gran parte dall’esposizione all’amianto. Le regioni italiane dispongono di un sistema di notifica attiva dei casi e di ricostruzione dell’esposizione all’asbesto. In Abruzzo è stato istituito il Centro Operativo Regionale (COR) che identifica i casi, raccoglie la documentazione clinica rilevante nonché le informazioni sulle esposizioni, solitamente attraverso interviste personali, e le valuta. Nonostante la messa al bando dell’amianto emanata in Italia nel 1992, numerosi casi vengono ancora segnalati a causa del lungo tempo di latenza tra l’esposizione e la malattia. Lo scopo di questo studio è quello di analizzare la sopravvivenza dei casi registrati. Metodi Sono stati descritti i casi di MPM diagnosticati tra il 2016 e il 2023. Il metodo Kaplan-Meier è stato utilizzato per stimare i tassi di sopravvivenza, il test non parametrico dei ranghi logaritmici e il modello dei rischi proporzionali di Cox sono stati utilizzati per valutare il ruolo di fattori prognostici come età e sesso. Risultati Sono stati analizzati settantasei casi di MPM. La sopravvivenza mediana complessiva è stata di 380 giorni (IC 95%: 248- 588). L’analisi di Kaplan-Meier non ha mostrato differenze statisticamente significative tra maschi e femmine (log_rank test p-value = 0,093) così come il modello di rischio proporzionale di Cox ha fornito un rischio relativo aggiustato per età (RR (adj)) per le donne di 1,62 (95%IC: 0,78-3,39; p = 0,191). I maschi hanno un’età mediana alla diagnosi di 72,5 anni (IC 95%: 71,3-77,6) mentre le femmine hanno un’età mediana di 76,1 anni (IC 95%: 75,7-78,8) ma questa differenza non è statisticamente significativa (log_rank test p = 0,320). Conclusioni Lo studio dimostra una sopravvivenza del campione esaminato paragonabile a quella descritta in letteratura. Anche l’età alla diagnosi, intorno alla settima decade di vita, è in linea con altre evidenze. La scarsa sopravvivenza di questi pazienti, circa un anno, evidenzia l’importanza di eseguire tempestivamente interviste personali sui casi incidenti di MPM al fine di riconoscere il rischio di nuova esposizione per l’attuazione di strategie di prevenzione.

Sopravvivenza dei casi di mesotelioma pleurico maligno nella regione Abruzzo

ALESSIA CAPITANIO
Primo
;
FABRIZIO CEDRONE;PIERLUIGI COSENZA;FEDERICA VACCARO;GIUSEPPE DI MARTINO;PAMELA DI GIOVANNI;TOMMASO STANISCIA
2024-01-01

Abstract

Introduzione Il mesotelioma pleurico maligno (MPM) è un tumore raro ma altamente letale, indotto in gran parte dall’esposizione all’amianto. Le regioni italiane dispongono di un sistema di notifica attiva dei casi e di ricostruzione dell’esposizione all’asbesto. In Abruzzo è stato istituito il Centro Operativo Regionale (COR) che identifica i casi, raccoglie la documentazione clinica rilevante nonché le informazioni sulle esposizioni, solitamente attraverso interviste personali, e le valuta. Nonostante la messa al bando dell’amianto emanata in Italia nel 1992, numerosi casi vengono ancora segnalati a causa del lungo tempo di latenza tra l’esposizione e la malattia. Lo scopo di questo studio è quello di analizzare la sopravvivenza dei casi registrati. Metodi Sono stati descritti i casi di MPM diagnosticati tra il 2016 e il 2023. Il metodo Kaplan-Meier è stato utilizzato per stimare i tassi di sopravvivenza, il test non parametrico dei ranghi logaritmici e il modello dei rischi proporzionali di Cox sono stati utilizzati per valutare il ruolo di fattori prognostici come età e sesso. Risultati Sono stati analizzati settantasei casi di MPM. La sopravvivenza mediana complessiva è stata di 380 giorni (IC 95%: 248- 588). L’analisi di Kaplan-Meier non ha mostrato differenze statisticamente significative tra maschi e femmine (log_rank test p-value = 0,093) così come il modello di rischio proporzionale di Cox ha fornito un rischio relativo aggiustato per età (RR (adj)) per le donne di 1,62 (95%IC: 0,78-3,39; p = 0,191). I maschi hanno un’età mediana alla diagnosi di 72,5 anni (IC 95%: 71,3-77,6) mentre le femmine hanno un’età mediana di 76,1 anni (IC 95%: 75,7-78,8) ma questa differenza non è statisticamente significativa (log_rank test p = 0,320). Conclusioni Lo studio dimostra una sopravvivenza del campione esaminato paragonabile a quella descritta in letteratura. Anche l’età alla diagnosi, intorno alla settima decade di vita, è in linea con altre evidenze. La scarsa sopravvivenza di questi pazienti, circa un anno, evidenzia l’importanza di eseguire tempestivamente interviste personali sui casi incidenti di MPM al fine di riconoscere il rischio di nuova esposizione per l’attuazione di strategie di prevenzione.
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